Nei precedenti articoli abbiamo analizzato il significato di “Out of home”. Concentriamoci adesso sul concetto di DOOH, ovvero Digital Out Of Home.

Si tratta di una forma di pubblicità esterna in grado di rendere la comunicazione digitale, dinamica e interattiva attraverso schermi di vario formato.

I grandi impianti digitali occupano posizioni strategiche, tra cui luoghi ad alta frequentazione, ingressi di metropolitane, strade ad alta percorrenza, aeroporti e stazioni, generando il maggiore impatto visivo possibile e massimizzando l’esperienza dell’utente.

Secondo una ricerca svolta da IAB Italia, l’84% degli italiani viene raggiunto dal DOOH, grazie alla sua continua mobilità all’interno di contesti urbani, raggiungendo un’audience pari a 42 milioni di persone.

Nel 2022 gli investimenti pubblicitari Digital Out Of Home hanno registrato un incremento del +72% rispetto all’anno precedente, arrivando a fatturare 108 milioni di euro. Il 27% degli investimenti in pubblicità esterna sono attribuibili alla componente digitale. Il trend è in crescita e si prevede che entro la fine del 2023 raggiunga i 134 milioni di euro, con una crescita del +25%.

Programmatic DOOH

Il DOOH in programmatic automatizza l’acquisto e la vendita di spazi pubblicitari su schermi digitali Out-of-home. Grazie ad avanzate tecnologie è possibile misurare con estrema precisione il numero di OTS (Opportunity To See), ovvero la frequenza media e il numero di opportunità che un pubblico ha di vedere e capire un annuncio pubblicitario.

Le concessionarie di pubblicità esterna inseriscono il parco impianti in una piattaforma – lato offerta chiamata “SSP” (Supply – Side Platform), in modo che i clienti possano essere sempre aggiornati sulla disponibilità degli spazi. Gli inserzionisti, invece, utilizzano una piattaforma lato – domanda, chiamata “DSP” (Demand Side Platform), attraverso la quale inviare le proprie creatività, fare proposte commerciali e, infine, acquistare gli spazi digitali. Nonostante l’automatizzazione che identifica il processo, la concessionaria, attraverso la SSP, può approvare ogni creatività ancor prima che venga pubblicata, può applicare restrizioni, inclusioni ed eventuali esclusioni. Le due piattaforme combinano la disponibilità degli spazi con la domanda dei clienti, dando vita ad una vera e propria asta.

I vantaggi per gli inserzionisti

Negli ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale il numero di aziende che investono nel Programmatic Digital Out Of Home. Perché? Di quali vantaggi può godere un’azienda attraverso una campagna DOOH? Eccone alcuni:

  • Elevata visibilità: grandi dimensioni degli schermi
  • Collocazione: impianti situati in punti strategici e ad alto traffico
  • Misurabilità: tecnologie che rilevano il numero di OTS
  • Coinvolgimento: contenuti multimediali catturano l’attenzione
  • Targeting: si rintraccia una fascia di pubblico specifico
  • Flessibilità del contenuto: modifiche o aggiornamenti in tempo reale
  • Riduzione dei costi di produzione: produzione economica e veloce
  • Gestione remota: i contenuti sono controllati da remoto
  • Sostenibilità: riduzione dell’uso di carta stampata

DOOH: Possibili scenari futuri

In un futuro prossimo si prevede un’integrazione della pubblicità online con gli schermi digitali. Questi ultimi, attraverso la loro elevata visibilità, riusciranno a direzionare le scelte del consumatore, invogliandolo ad acquistare attraverso l’e-commerce o presso il negozio fisico. Passando di fianco ad un impianto si potrebbe ricevere un messaggio con un link o essere soggetti ad operazioni di Mobile Advertising.