Sarebbe interessante sapere quali sono keywords (parole chiave) che attraggono di più l’attenzione degli utenti.
In merito a ciò, studiosi di diversi media internazionali hanno svolto una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Human Behaviour , in cui si evidenziano le tipologie di parole che incuriosiscono gli utenti facendo loro cliccare su un determinato articolo (o su una pubblicità).
Le keywords più cliccate
L’indagine prende avvio da un chiaro punto: suscitano più interesse le parole “negative” o quelle “positive”?
Ebbene sì, perché già proprio questa differenza influenza i lettori e gli utenti. Ma vediamo come.
Partendo dall’analisi di un’enorme quantità di articoli del sito Upworthy , gli studiosi hanno scoperto che l’uso di parole negative aumenta del 2,3% la possibilità che un articolo, ed esempio, venga letto. I termini negativi inseriti nei titoli delle notizie, infatti, generano più click.
Ma, ancora più efficaci in termini di lettura, risultano addirittura le parole tristi.
In generale, tutte quelle parole che suscitano forti emozioni sono quelle che possono fare la differenza; possono fare in modo che un contenuto diventi virale o che venga semplicemente ignorato.
Insomma, guardare il mondo con le lenti della negatività pare che generi più vendite!
La spiegazione del perché
Come mai siamo più attratti dalle keyword negative e non da quelle positive? Cosa suscitano nell’essere umano queste emozioni? Siamo sadici? No, esiste una spiegazione scientifica molto più semplice.
Il motivo del nostro interesse verso questo determinato gruppo di parole risale ai nostri antenati, e ce lo spiega la psicologia evolutiva.
Gli esseri umani sono infatti più preoccupati di essere informati circa i pericoli in cui possono incorrere piuttosto che sugli avvenimenti positivi. Questo succede per ragioni di sopravvivenza.
Grazie anche a queste attenzioni ai pericoli siamo riusciti a trasmettere i nostri geni per generazioni e generazioni, mantenendo sana e salva la razza umana.
Chiaramente oggi incorriamo in molti meno pericoli rispetto ai nostri antenati che avevano a che fare con animali feroci quotidianamente, tribù nemiche e catastrofi naturali. In quell’ambiente, era assolutamente necessario prestare attenzione a qualsiasi notizia si potesse apprendere per imparare a evitare pericoli e disastri.
Oggi siamo meno soggetti a tutto questo, tuttavia quest’abitudine è rimasta insita in noi.
Emozioni e keywords
Tra le emozioni più impattanti troviamo la paura e la rabbia.
Keyword come “danni”, “preoccupante”, “rabbia”, “shock”, alzano in maniera significativa il tasso di apertura. Al contrario, parole come “gentile”, “risata” non suscitano l’attenzione degli utenti.
In generale, l’obiettivo primario che bisogna tenere a mente quando si scrive un articolo o si realizza un copy pubblicitario è quello di scatenare l’emozione.
Fonti: https: www.niemanlab.org