La Comunicazione deriva da “comunicare” che nel suo significato latino vuol dire mettere in comune la condivisione dei pensieri, esperienze e opinioni. Il principale obiettivo della comunicazione è quello di entrare in relazione con gli altri trasmettendo un messaggio.
Ma come funziona nel dettaglio la comunicazione?
Capiamolo meglio con uno schema realizzato da Roman Jakobson, semiologo specializzato in psicolinguistica.
Come notiamo dallo schema, la comunicazione inizia dall’emittente, ovvero colui che invia il messaggio. L’emittente comunicherà ad un ricevente, ovvero colui che riceverà il messaggio.
Il messaggio è il contenuto della comunicazione, e verrà comunicato dall’emittente al ricevente attraverso un codice.
Esistono due principali tipologie di codice:
- Codice verbale: Costituito da linguaggio scritto e orale, basato sull’utilizzo di una lingua conosciuta da entrambi i partecipanti (per esempio la lingua italiana)
- Codice non verbale: Costituito dai linguaggi che non sono scritti ed orali (linguaggio gestuale, sonoro, tattile, olfattivo, gustativo)
Il referente indica il tema del messaggio, il sistema di riferimento che deve essere condiviso tra i due comunicanti. Il messaggio verrà comunicato attraverso un canale, ovvero il supporto fisico della comunicazione, la sua via di passaggio ( voce, gesti, supporti cartacei etc…)
La comunicazione umana si suddivide ulteriormente in comunicazione sociale e comunicazione interpersonale:
- La comunicazione sociale viene realizzata da uno o poche persone ed è rivolta a più persone. Alcuni esempi sono la pubblicità esterna, la televisione, la stampa ed i canali social.
- La comunicazione interpersonale, invece, coinvolge due o più persone e si basa sempre su una relazione in cui gli interlocutori possono influenzarsi anche in modo inconsapevole.
Esistono tre tipologie di comunicazione interpersonale:
- Comunicazione verbale: Avviene attraverso l’uso del linguaggio sia scritto che orale e dipende da precise regole sintattiche e grammaticali.
- Comunicazione non verbale: Avviene senza l’uso delle parole o del linguaggio scritto, alcuni esempi sono le mimiche facciali, lo sguardo, i gesti, le posture, le andature e l’abbigliamento.
- Comunicazione para verbale: Riguarda in particolar modo la voce (tono, volume, ritmo), ma anche pause, risate, silenzio ed altre espressioni sonore (schiarirsi la voce, tamburellare, far suoni).